Stile o capricci? Gli accessori giusti per ogni sposa
A volte sono delle vere e proprie tentazioni: definiscono il nostro stile e lo stile della nostra cerimonia ma è importante che siano scelti bene, per non sembrare esagerati e fuori luogo. Stiamo parlando degli accessori per il giorno del sì.
Velo e strascico sono due elementi dell’abito a cui nessuna sposa vorrebbe dire di no: del resto nelle favole le principesse se non hanno velo e strascico “di ordinanza” non percorrono la navata. Però per le comuni mortali bisogna fare attenzione a non esagerare.
Per il velo, se optate per quello lungo, considerate che dovrete avere una damigella che lo tenga sollevato durante l’entrata e l’uscita dalla chiesa e che il bon ton richiede che lo togliate durante il ricevimento. In chiesa sarà il padre, una volta accompagnata la figlia all’altare, a sollevarlo, dando un bacio sulla fronte alla sposa (almeno così vuole il galateo). Il velo non si usa mai nei matrimoni civili o se siete al secondo matrimonio, mentre è sconsigliato se avete più di 35 anni.
Anche se scegliete uno strascico lungo e impegnativo, avrete bisogno di una damigella che vi aiuti a portarlo quando vi muovete. Ma qui si tratterà anche di una considerazione di stile: se non siete molto alte e il vostro portamento non è esattamente quello di una top model, forse è meglio rinunciarci per non sembrare troppo goffe, oppure cercare la giusta proporzione tra la vostra statura e la lunghezza della coda.
Quando si parla di goffaggine e di portamento non si può non fare un pensierino anche all’altezza dei tacchi: non esagerare è la prima regola perché anche se siete abituate a portarli, non è detto che i vostri piedi resistano dentro ad un paio di decolleté con tacco 12 per una giornata che farebbe impallidire una maratona: non vorrete che il vostro giorno più bello sia rovinato dal mal di piedi e che rimanga nei vostri ricordi più che per il dolore che per la gioia che avete provato!
Anche le calze devono essere all’insegna della sobrietà: assolutamente da evitare il bianco e le trame particolari (ma non vi erano nemmeno venuti in mente, vero?!?) mentre largo al collant velato che garantisca alla gamba un tono uniforme. Compratene almeno 2 paia e fatele portare in borsa alla mamma o alla vostra migliore amica, che correrà in vostro soccorso ad ogni minimo cedimento o smagliatura.
Infine, un capitolo a parte meritano i guanti: amati dalle appassionate di vintage, vanno tolti prima della cerimonia e poi non si reinfilano più. Devono essere assolutamente abbinati all’abito giusto: vengono classificati in base alla lunghezza, misurata in centimetri o in base al numero di bottoni. I piú popolari sono a uno, due, sei, otto o sedici bottoni e per sceglierli si dovrebbero seguire questi criteri: gli abiti a maniche lunghe, che peraltro possono anche lasciare le mani libere, si abbinano solo ai guanti corti; le maniche corte invece prevedono guanti fino a sei bottoni, ovvero fin sotto al gomito; infine i vestiti senza maniche o senza spalline sono ideali per osare gli otto bottoni, all’altezza del gomito, o addirittura i sedici bottoni, detti anche guanti da opera.