Dal tavolo d’onore, alla disposizione degli ospiti: come organizzare un piacevole ricevimento di nozze
Pensate che finita la cerimonia gli sposi si possano rilassare? Certo! Ma solo se hanno stabilito per bene la disposizione dei tavoli al ricevimento. Sarebbe un errore pensare che il banchetto nuziale sia meno importante della cerimonia e se volete un matrimonio davvero riuscito dovete fare attenzione ai particolari anche quando ci si siederà a tavola.
Fondamentale, quindi, sarà scegliere il posto in cui fare accomodare gli ospiti. Un compito sicuramente arduo ma che, se fatto bene, permetterà alla festa di essere davvero perfetta: ricordatevi che più gli invitati saranno a loro agio, più il ricevimento sarà riuscito!
Quello che non può mancare è il tableau de mariage: sarà indispensabile per rendere più agevole il momento della disposizione degli ospiti, senza che gli invitati girino spaesati tra i tavoli alla ricerca del loro nome, in una sorta di caccia al tesoro senza bussola. Per il tableau scegliete un tema che vi rappresenti, che sia in tono con il tema del matrimonio (se ne avete uno) e fatene il filo conduttore dello schema dei posti a sedere. Sarà ancora più simpatico se decidete di attribuire un nome ad ogni tavolo: siate creativi e vedrete che il risultato è assicurato.
La disposizione del tavolo d’onore segue le regole del galateo anche se, come sempre, ognuno potrà usare il buon senso, tanto più se le due famiglie non vanno proprio d’amore e d’accordo… Il tavolo può essere tondo, a ferro di cavallo oppure lungo, il cosiddetto imperiale, ma il bon ton indica come andrebbero disposti i commensali: alla signora più importante, dunque la sposa, spetta il posto d’onore; alla sua sinistra siederà l’uomo più importante, lo sposo. L’alternanza uomo-donna va rispettata nell’attribuzione dei posti rimanenti: a destra della sposa siedono, nell’ordine, il padre dello sposo, una testimone, il padre della sposa e un’altra testimone; a sinistra dello sposo siedono, nell’ordine, la madre della sposa, il sacerdote (o il celebrante), la madre dello sposo e altri due testimoni.
Questo è quello che vogliono la tradizione e il galateo ma, oggi sempre di più, gli sposi preferiscono sedersi in un tavolo da soli o al massimo con i testimoni accanto, lasciando i genitori con i parenti più stretti.
Per gli altri invitati non esiste un diktat preciso, se non quello dell’equilibrio: fate in modo che tutti si sentano a loro agio e, se possibile, favorite la possibilità di fare conversazione o amicizia. In generale, andrebbero rispettati i ruoli e l’età, mettendo, per esempio, tutti i single in un unico tavolo. Mai (ovviamente…) dividere le coppie e cercare di rispettare il più possibile l’alternanza uomo-donna. Se ci sono dei bambini, il consiglio è di fare un tavolo dedicato a loro, e di prevedere un animatore che li intrattenga dopo che hanno mangiato: anche il menu dovrà essere pensato apposta per loro perché, sicuramente, non resteranno seduti a lungo!